Bologna (Giovedì, 27 Marzo 2025) — Marco Govoni era stato investito lo scorso 7 marzo sulle strisce pedonali in via Molinelli. È di oggi la tragica notizia della sua morte, dopo essere stato ricoverato per venti giorni il 77enne è deceduto all’Ospedale Maggiore. Fin da subito, a seguito dell’intervento dei sanitari del 118 sul luogo dell’incidente, le sue condizioni erano apparse critiche.
di Giovanni Fuligna
Quanto accaduto ha riportato l’attenzione sul tema della sicurezza stradale nel quartiere Murri. Era già da molto tempo che il Comitato “Bologna 30”, riportava la pericolosità del tratto stradale in questione. Solo alcuni giorni prima del fatale incidente, il gruppo aveva organizzato un presidio nel punto dell’investimento. I membri del comitato chiedevano, e chiedono ancora, delle misure concrete per la sicurezza stradale.
La strada incriminata è quella che congiunge via Murri e via Siepelunga:Via Pier Paolo Molinelli. È evidente da molto tempo ormai la pericolosità di quel tratto. Sono anni che i residenti della zona fanno segnalazioni, sono stati anche girati alcuni video nelle ore serali per testimoniare la pericolosità dell’area, ma non si è mai ottrnuta risposta. Le denunce riguardano per lo più veicoli che circolano tendono a passare a velocità pittosto elevata, rendendo la zona più simile a un tracciato da corsa che a una via residenziale.
Nonostante a luglio sia entrato in vigore il limite dei 30 km/h, per volere del comune di Bologna, sembrerebbe evidente che il provvedimento a molti la cosa non interessi. E per quanto l’amministrazione possa dirsi soddisfatta della misura presa, è evidente che il problema principale sia il farla rispettare.
La tragica morte di Marco Govoni si aggiunge a una lunga serie di incidenti stradali che hanno insanguinato il territorio bolognese nelle ultime settimane. Tra questi, il violento impatto a Fontanelice, che ha causato un’altra vittima, la morte del 19enne Riccardo Ranuzzi a Castenaso e lo schianto a San Pietro in Casale, costato la vita a due persone di 41 e 51 anni. Risalendo al mese scorso, emergono altri episodi drammatici, come la caduta fatale del quindicenne Ayoub Chbil in bicicletta e gli incidenti che hanno coinvolto il giovane Ilyas Moutaraji e Alberto.
La vicenda di via Molinelli non può essere archiviata come un tragico episodio isolato. È una ferita aperta che invita a una riflessione urgente e profonda sulla necessità di implementare misure efficaci per garantire la sicurezza stradale, proteggendo vite umane e rispondendo alle istanze di chi da anni chiede un intervento concreto. La prevenzione non è un’opzione, ma una responsabilità da cui nessuno può sottrarsi.
Tag: Bologna, incidente stradale, investimento, limite di velocità, Murri Last modified: Marzo 27, 2025