Bologna (mercoledì, 8 ottobre 2025) — Un pomeriggio di alta tensione ha scosso Bologna lunedì 7 ottobre, quando circa un migliaio di persone hanno preso parte a una manifestazione non autorizzata organizzata dai Giovani Palestinesi in occasione del secondo anniversario dell’attacco di Hamas in Israele. L’iniziativa, vietata dalla Prefettura e condannata dal sindaco Matteo Lepore come “vergognosa e contraria alla legge”, ha bloccato per ore il centro storico e si è conclusa con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.
di Virginia Spennacchio
Il raduno era stato annunciato con un volantino che recitava “Viva il 7 ottobre, viva la resistenza palestinese”, suscitando polemiche politiche e istituzionali. Nonostante il divieto, centinaia di attivisti — tra cui esponenti di collettivi e movimenti antagonisti — si sono ritrovati in piazza del Nettuno nel tardo pomeriggio, scandendo cori a favore della Palestina e contro le autorità italiane.
Le tensioni sono esplose poco dopo le 19.30, quando la polizia ha sequestrato megafoni e casse utilizzate per gli interventi al microfono. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno quindi isolato i manifestanti, impedendo l’avvio del corteo. Alcuni attivisti hanno reagito urlando “vergogna” e denunciando la limitazione del diritto a manifestare.
Intorno alle 20, i partecipanti hanno tentato di muoversi verso piazza Maggiore, ma il corteo è stato nuovamente bloccato. Gli agenti hanno ordinato lo sgombero e, dopo ripetuti tentativi di forzare i cordoni, sono partite le prime cariche. In via Rizzoli e Strada Maggiore si sono registrati momenti di forte tensione, con lancio di bottiglie e sampietrini contro la polizia e l’utilizzo degli idranti per disperdere i gruppi più violenti.
Nel caos, alcuni manifestanti hanno rovesciato cassonetti dell’immondizia per creare barricate, mentre un giornalista è stato colpito accidentalmente durante le cariche. Le ultime scaramucce si sono verificate tra via Zamboni e via Irnerio, dove la folla si è gradualmente dispersa.
Il bilancio finale parla di un fermo per accertamenti e nessun ferito grave, ma resta alta la preoccupazione per il clima di tensione e per la deriva violenta assunta da una protesta nata in segno di solidarietà con la causa palestinese.
Last modified: Ottobre 8, 2025

