Bologna (martedì, 7 ottobre 2025) — È polemica a Bologna dopo la pubblicazione di un post sui social da parte dei Giovani Palestinesi della città, che hanno diffuso su Instagram un volantino per promuovere una manifestazione prevista domani sera in Piazza del Nettuno, alle 19.30. L’immagine è accompagnata dalla scritta “Viva il sette di ottobre, viva la resistenza palestinese”, in riferimento al secondo anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele del 2023.
di Virginia Spennacchio
Nel testo che accompagna il post, gli organizzatori definiscono quella data “la più grande azione di resistenza degli ultimi decenni contro l’occupazione coloniale sionista” e invitano i cittadini a scendere in piazza “a sostegno del popolo palestinese e della sua Resistenza, prendendosi per l’ennesima volta le strade di Bologna”. Il messaggio si conclude con gli slogan “Gloria ai martiri! Viva la Resistenza! Palestina libera dal fiume al mare”.
Il gruppo sottolinea inoltre come, negli ultimi mesi, “milioni di persone in tutto il mondo siano scese in strada per sostenere la causa palestinese”, celebrando la cosiddetta “Global Sumud Flotilla” come simbolo della lotta contro “le forze coloniali e genocidarie sioniste”. Il comunicato cita anche il “partigiano Anan Yaeesh”, presentato come prigioniero politico palestinese detenuto in Italia.
Le parole e le immagini pubblicate hanno immediatamente suscitato dure reazioni politiche. Fratelli d’Italia ha definito “inaccettabile” l’idea di celebrare il 7 ottobre 2023, giorno in cui l’attacco di Hamas provocò centinaia di vittime civili in Israele, e ha chiesto al sindaco Matteo Lepore di vietare la manifestazione. Anche la Lega, con l’eurodeputata Anna Cisint e il capogruppo comunale Matteo Di Benedetto, ha condannato l’iniziativa, parlando di “propaganda inaccettabile” e chiedendo “l’espulsione dei responsabili”.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla gestione delle manifestazioni pro-Palestina e sul limite tra libertà di espressione e apologia di atti di violenza, in un contesto internazionale ancora segnato dal conflitto in Medio Oriente.
Last modified: Ottobre 7, 2025

